Sabato 27 marzo nel nostro Istituto si è tenuto un convegno sul bullismo, una giornata dedicata al tema della violenza giovanile con l'intervento della psicoterapeuta Stefania D'Atri, un'esperta del settore che ha stimolato il dibattito con una relazione sull'argomento. Erano presenti, oltre agli studenti, alcuni genitori, il dirigente dell'Istituto comprensivo, il dirigente dell'Istituto tecnico commerciale e una rappresentanza dei carabinieri, della polizia municipale e dell'Associazione di volontariato "Fraternità della Misericordia" di Senorbì. Naturalmente siamo stati supportati nell'iniziativa dalla dirigente del nostro Istituto, la prof.ssa Gabriella Epicureo. La scuola ha costituito un'équipe formata da docenti, alunni, genitori ed educatori con il compito di prevenire e contrastare qualsiasi forma di violenza giovanile all'interno della scuola. Il nostro blog verrà gestito dai ragazzi con la vigilanza degli insegnanti. L'iniziativa vuole incoraggiare il confronto soprattutto tra docenti, studenti e genitori. Per la giornata del 27 marzo sono stati preparati dai ragazzi alcuni elaborati che sono stati letti e premiati. La direttrice Raffaela Caria ha affermato che spesso il bullo e la vittima hanno in comune una solitudine di fondo e la difficoltà ad interagire con gli altri per cui l'atteggiamento violento del bullo può rappresentare la necessità di richiamare l'attenzione e di essere ascoltati. I ragazzi soffrono perché non sempre i genitori e le istituzioni riescono a trasmettere modelli positivi. |
martedì 25 maggio 2010
Convegno sul bullismo
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2 commenti:
non sono d'accordo perchè ognuno è libero di vivere la propria vita come meglio crede....viva la libertà!!!!!!
la libertà di ciascuno è la base del vivere civile, ma ciò no significa avere la libertà di limitare la libertà altrui
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